Associazione Italiana Contro l’epilessia - Toscana


Sigla:     A.I.C.E.
Associazione:     Associazione Italiana Contro l’epilessia - Toscana
Indirizzo:     Via del Menichino, 16 - 59100 Prato PO
web:     www.aice-epilessia.it
email:      genoigna@alice.it - l.albini@alpiworld.com - s.sansone72@gmail.com
telefono:      3356187589 - 3482529516 - 055 7350488 - 3475380620

fax:     

riferimenti:      ALBINI Lidia - SANSONE Sarah - GENOVA Ignazio


indicazioni:      -

L’AICE ha origine il 14 febbraio 1974 a Milano ove, sullo stimolo del professor Raffaele Canger, un gruppo di Persone con epilessia e loro Famigliari, tra cui Miranda Astengo, Vilma Castioni, Edda Tornari, Francesco Castellano, Lucia Pittaluca ed altri, costituiscono, su modello olandese, il primo nucleo di associazione laica per l’epilessia. Nel novembre del 1989 grazie all’unione di presistenti realtà locali, l’associazione assume valenza nazionale ed è associata all’internazionale delle associazioni laiche non professionali IBE. Chi opera professionalmente nella ricerca, cura sanitaria ed integrazione sociale delle epilessie può associarsi e sostenere l’AICE, attivare e fare parte di commissioni professionali consultive, ma non può assumere incarichi direttivi. L’AICE promuove rapporto con le Istituzioni e di pari dignità con le realtà associative industriali, laiche e professionalidel mondo dell’epilessia, per offrire la migliore qualità della vita alle persone e famiglie affette da una delle tante forme in cui si manifesta questa patologiaia. Aiutaci a conseguire i nostri OBBIETTIVI ed ad aumentare la nostra PRESENZA e capacità d’incidere sulla realtà nazionale e locale, offri la tua disponibilità a sostegno della ricerca scientifica, cura medica ed integrazione sociale delle persone e famiglie affette da epilessie. L’AICE è attualmente presente in 14 regioni con 37 sedi territoriali. La sede nazionale di AICE ONLUS è in via F, Garavaglia 5, 40127 Bolognai 3 - tel. 3928492058 - assaice@gmail.com - www.aice-epilessia.it L’epilessia, termine in cui si raccolgono numerose e differenziate sindromi che, con crisi improvvise ed involontarie e di diversa incidenza sia sugli aspetti cognitivi e relazionali, sia sensoriali come pure motori, interessa, nei paesi sviluppati, tra il 6 e l’8% della popolazione. Oltre 300 mila Italiani. Dal 1965, con Decreto del Presidente del Consiglio, è stata riconosciuta "malattia sociale".